Sara. Un anno fuori dal comune perché….

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….è “servizio” che mette in relazione e fa crescere. È “comunità” perché si intraprendono attività insieme, pensieri profondi e giornate di gruppo al Campobase. È “insegnamento” dal punto di vista lavorativo e organizzativo. È “soddisfazione” perché ti sono riconosciute tutte le cose che dai. È “orgoglio personale” poiché anche un piccolo gesto a volte è riconosciuto come grande. È “divertimento” perché le giornate trascorrono in modo piacevole. È  “prova” di coraggio e sensibilità della persona. È  “atto di responsabilità e di autonomia” perché vengono dati dei compiti che lo richiedono, come, nel mio progetto, organizzare uscite con bambini e mamme. È “organizzazione” perché è un servizio da comprendere nella giornata con orari e attività definite. È “emozione” perché ciò che si incontra diventa personale ed è principalmente un motivo di “affezione” a ciò che ogni giorno si vede.